Che cos’è

I controlli non distruttivi (CND), noti anche come prove non distruttive (PND), sono un insieme di tecniche e metodologie utilizzate per ispezionare materiali, componenti o strutture al fine di rilevare difetti o anomalie senza danneggiarli o comprometterne l’integrità. Questi metodi consentono di valutare la qualità, l’affidabilità e la sicurezza di un oggetto senza la necessità di distruggere o danneggiare il materiale testato e vengono spesso richiesti da committenti, enti di certificazione e autorità di regolamentazione come parte dei requisiti per l’approvazione dei lavori di saldatura.

La norma EN 15164 è uno standard europeo che definisce i requisiti per i controlli non distruttivi (CND) nella valutazione della resistenza e dell’integrità delle strutture di costruzione.

I nostri Ingegneri sono qualificati secondo lo standard UNI EN ISO 9712 di II livello, per le seguenti tipologie di controlli non distruttivi:

  1. Ispezione visiva: Esame visuale dell’oggetto per rilevare eventuali segni visibili di danni, difetti o anomalie.
  1. Penetrazione liquida (PT): Applicazione di un liquido penetrante su una superficie per rilevare eventuali difetti superficiali attraverso l’assorbimento del liquido nei difetti.
  1. Prova con particelle magnetiche (MT): Applicazione di particelle magnetiche su una superficie magnetizzata per rilevare eventuali difetti superficiali o sottosuperficiali che causano una perturbazione del campo magnetico.
  1. Ultrasonografia (UT): Utilizzo di onde ultrasoniche per rilevare difetti interni o superfici, valutare lo spessore del materiale e rilevare altre anomalie attraverso la trasmissione e la riflessione delle onde ultrasoniche.
  1. Radiografia (RT): Utilizzo di raggi X o raggi gamma per rilevare difetti interni, come porosità, inclusioni, fratture o altre anomalie all’interno del materiale testato.